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ADEGUATI ASSETTI ORGANIZZATIVI: OBBLIGHI E OPPORTUNITÁ PER UNA MIGLIORE GESTIONE DELL’IMPRESA

Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) ha imposto a tutte le imprese l’obbligo di istituire un ADEGUATO ASSETTO ORGANIZZATIVO, AMMINISTRATIVO e CONTABILE che sia idoneo anche a rilevare tempestivamente i segnali di crisi dell’impresa o della perdita della continuità aziendale.

  • Cosa significa istituire un Adeguato Assetto Organizzativo?

L’assetto organizzativo, previsto dall’art. 2086 C.C., è finalizzato a predisporre delle REGOLE ORGANIZZATIVE atte a generare, in maniera sistematica e tempestiva, dei FLUSSI DI INFORMAZIONI che consentano all’imprenditore di avere sotto costante CONTROLLO L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE, lo “stato di salute” aziendale ed ottenere BASI CONOSCITIVE IDONEE A PRENDERE DECISIONI APPROPRIATE.

  • Che cosa si fa per istituirlo?

Il modello organizzativo di allerta, che va necessariamente tarato alla natura e alla dimensione di ciascuna impresa, deve stabilire il perimetro delle aree che devono essere previste e regolamentate per attivare tempestivamente, come detto, i “campanelli d’allarme”.

A titolo di esempio, esso dovrebbe prevedere e regolamentare:

  1. Il costante aggiornamento delle scritture contabili;
  2. La periodica chiusura di bilanci provvisori infrannuali;
  3. La sistematica verifica dell’equilibrio economico-finanziario;
  4. L’accertamento della sussistenza della continuità aziendale (cd. “going concern”);
  5. La verifica dell’eventuale esistenza di indicatori della crisi;
  6. La predisposizione di un budget d’esercizio e del suo controllo periodico;
  7. La predisposizione del piano di tesoreria;
  8. L’elaborazione di un business plan (non solo con le analisi prospettiche economiche-finanziarie ma anche di quelle qualitative quali, a titolo di esempio: andamento del settore di appartenenza, quote di mercato e competitors, evoluzione dell’offerta commerciale e tecnologica, etc.)
  9. L’analisi dei pagamenti a fornitori e del ciclo incassi da clienti;
  10. L’analisi dei pagamenti di debiti erariali e contributivi;
  11. Il monitoraggio dei rapporti con il sistema bancario;
  12. Una serie analisi dei RISCHI AZIENDALI (“risk management”);
  13. La periodica assegnazione finale, al termine delle suddette analisi, della classe di rischio dell’impresa.

Sulla base della classe di rischio, in cui ricadrà l’impresa, verrà decisa la frequenza e periodicità di tali monitoraggi.

A livello operativo il sistema potrebbe essere formalizzato anche in un apposito manuale emanato e\o approvato dal CdA, per le imprese più strutturate, o tramite delibera dell’organo amministrativo che contenga le regole organizzative da istituire.

Andranno, inoltre, proposte e verificate le procedure organizzative dell’Azienda, quali la definizione delle funzioni aziendali (ORGANIGRAMMA), l’attribuzione di compiti alle funzioni (FUNZIONIGRAMMA/mansionari) e dei FLUSSI INFORMATIVI (verifica del ciclo di produzione e dei servizi), DELEGHE attribuite

  • Mancanza (o insufficienza) degli Adeguati Assetti Organizzativi

Gli amministratori saranno chiamati a rispondere dei danni causati alla società derivanti da una loro condotta non solo dolosa, ma anche colposa o comunque contraria ai doveri di diligenza.

Il nostro Studio, da sempre già attivo nel supporto ai suoi Clienti per la reportistica di controllo e monitoraggio di una delle principali voci di costo di un’Azienda, quale è quella del LAVORO, è a stretto contatto con Professionisti esperti in Controllo Gestione e già operativi nel supportare le Aziende nella preparazione, assistenza e formazione per l’istituzione degli Adeguati Assetti Organizzativi.

Per ulteriori informazioni rimaniamo a Vostra completa disposizione!!!

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